I social media per promuoversi: come sono cambiati e cosa dovresti fare
OnVale ancora la pena investire tempo e denaro nel social marketing? Certamente, oggi più che mai. Curare la pubblicità della nostra attività sui social oggi è impegnativo e complicato: la strategia marketing, il calendario editoriale da stilare e rispettare, i contenuti sempre diversi, accattivanti, utili e acchiappalike. I famosi algoritmi, che fanno sì che la nostra pagina sia ben visibile o meno; i post a pagamento, gli hashtag, la nostra assidua presenza giorno dopo giorno. Questi sono aspetti prettamente tecnici che, con una buona dose di tempo, denaro, capacità comunicative e un po’ di fortuna, dovremmo riuscire a gestire. Ma l’aspetto più interessante e importante da considerare è un altro.
Una piazza gremita quella del social marketing: post, stories, feed, hashtag, like: il segreto è conquistare e curare uno spazio tutto nostro dove raccontarci in modo intelligente, dove parlare della nostra attività. Non solo come professionisti, ma anche, e soprattutto, come persone. Oggi vince la semplicità: gestire un profilo professionale significa offrire informazioni e tips utili, promuovere occasioni speciali ed eventi interessanti nell’ambito del nostro settore, coinvolgere il pubblico con post mirati e seguiti. MA NON SOLO. E’ fondamentale instaurare un rapporto più confidenziale con le persone, eliminando qualche filtro e presentandoci per quello che siamo. I feed sono chiaramente saturi di post impostati e impeccabili, che si confondono con gli articoli editoriali, e di immagini che rasentano la perfezione di un servizio fotografico: tutto talmente impeccabile e in serie da risultare noioso. Ciò che ci permette di distinguerci è la nostra intraprendenza: Esponiamoci di più, andiamo oltre la sfera professionale.
Personalmente, seguo diverse persone che si occupano di social media marketing, istruzione, comunicazione: sono argomenti che riguardano il mio ambito lavorativo e che alimento anche attraverso la conoscenza (diretta o meno) di persone che fanno il mio stesso mestiere. Alcune di esse, però, a lungo termine diventano ripetitive e noiose, in quanto il loro unico filo conduttore è l’ambito professionale. Mi ritrovo a preferire i racconti di persone che sì, parlano di lavoro, ma lo fanno in modo ironico, divertente, spontaneo. Di queste persone capisco molte cose: se sono piacevoli, divertenti, ansiose, meticolose. Se amano il confronto, se ascoltano, se sono persone empatiche e sensibili. No, non è necessario raccontare i fatti propri: si tratta di svelare alcuni aspetti del nostro carattere, della nostra quotidianità, quelli che vogliamo, quelli che potrebbero portare acqua al nostro mulino, al fine di favorire un sentimento di fiducia e stima nei nostri confronti. Questa simpatia rappresenterà un valore aggiunto nel momento in cui i nostri follower avranno bisogno dei nostri servizi: con ogni probabilità sceglieranno di rivolgersi a noi, e non al concorrente che probabilmente non conoscono.
Questo vale soprattutto per i liberi professionisti, in quanto la relazione con il cliente si basa in particolare sulla fiducia, e per le piccole attività locali, che devono conquistare le persone che spesso risiedono nel raggio di qualche chilometro.
Come posso aiutarti? In due modi:
- offrendoti un servizio a 360 gradi, grazie al quale avrai una presenza online costante e mirata
- oppure, se disponi di tempo e ti reputi abbastanza intraprendente, insegnandoti a gestire in autonomia la tua presenza on-line.
Sono liberi alcuni posti da settembre, e il servizio è in promozione fino a fine anno. Per maggiori info contattami!